Le novità interessanti del Salon di Montreuil 2019

Le novità interessanti del Salon di Montreuil 2019

18 Gennaio 2020 Off Di Claudia Pazzini
I libri premiati quest’anno dal Salon de la Presse Jeunesse

Quest’anno festeggio undici anni di frequentazione ininterrotta del Salon de la Presse Jeunesse di Montreuil. Sembra ieri quando nel lontano 2008 mettevo piede in questo posto magico per la prima volta e muovevo i primi passi nel mondo dell’editoria per l’infanzia francese. E’ stato amore a prima vista, tanto è vero che non ho mai smesso di tornarci. Il nuovo che avanza nelle tendenze artistiche e grafiche nell’albo illustrato passa sempre, fatalmente, per Montreuil. Qui e qui vi avevo già parlato dell’edizione particolarmente bella e ricca di stimoli dello scorso anno. Tuttavia, l’edizione di quest’anno mi è sembrata un po’ sottotono per quanto riguarda l’originalità delle proposte editoriali di cui di solito il Salon abbonda oppure, con gli anni, ho maturato uno spirito più critico nella ricerca di albi illustrati di qualità da adottare nella didattica museale. Di stand in stand mi è sembrato di cogliere una certa omologazione estetica che rende un po’ scontata molta della produzione francese. Ho trovato poca varietà stilistica, poco coraggio di osare tra i libri. Ma il Salon di Montreuil non delude mai. Naturalmente, tra molti titoli “standard” e commerciali, qualche tesoro l’ho trovato.

AA. VV., Dans l’atelier des Artistes, Actes Sud.

Il primo colpo di fulmine è stato, inevitabilmente, per Dans l’atelier des Artistes, di autori vari, pubblicato da Actes Sud. Un libro di gran formato che mostra gli atelier di artisti di varie epoche e nazioni. L’Italia è rappresentata da Leonardo da Vinci. Nell’anno del suo centenario e con la mostra blockbuster al Louvre appena aperta non poteva essere altrimenti. Poi ci sono gli atelier di Monet, di Matisse, di Fragonard, di Courbet, di Frida Kahlo e, inaspettatamente, di Camille Claudel, la scultrice compagna di Rodin. Ciascun atelier è rappresentato con illustrazioni a doppia pagina e una descrizione dettagliata delle sue caratteristiche e del modo di dipingervi al suo interno dell’artista di turno. L’idea coraggiosa del progetto è quella di aver selezionato illustratori con stili e tecniche diverse per ogni atelier d’artista. In questi albi compilativi spesso la scelta di più illustratori, se non adeguatamente ponderata, può rivelarsi un’arma a doppio taglio per l’armonia estetica del libro. In questo caso, la scelta è stata davvero sapiente. Sia perché i diversi stili si amalgamano bene, evitando bruschi passaggi estetici, sia perché lo stile di ciascun illustratore scelto riesce a rendere la poetica e le atmosfere dell’artista che rappresenta. Non so se verrà mai pubblicato in Italia. Ho qualche dubbio in proposito a causa del fatto che un terzo degli artisti sono francesi poco noti al grande pubblico in Italia. Potrebbe essere un piccolo deterrente, ma in fondo i bambini non colgono queste sfumature di maggiore o minore successo popolare degli artisti. Ai bambini piacciono le belle storie e i bei libri. Questo è un gran bel libro che aspettiamo in Italia!


AA. VV., Dans l’atelier des Artistes, Actes Sud.

Sempre nell’ambito degli albi illustrati sull’arte, altra gran bella novità è Grecomania di Emma Giuliani, autrice italiana ben nota per i suoi incantevoli e poetici libri a metà tra il pop up e il libro d’artista, per l’editore Les Grandes Personnes. Grecomania è dunque il prevedibile nonché atteso sequel del primo spettacolare albo dell’autrice sulle grandi civiltà dell’antichità, ossia Egittomania, uscito anche in Italia.

Emma Giuliani, Grecomania e Egyptomania, Les Grands Personnes.

Lo avevo visto in bozza all’ultima fiera di Bologna e devo dire che il prodotto finale supera di gran lunga le aspettative che mi ero fatta. Sfogliandolo, le immagini eleganti e lineari rievocano subito il mondo greco, il suo senso estetico, la sua armonia. Finestre di varie dimensioni si aprono e fanno entrare lo sguardo nella vita quotidiana delle donne, dei bambini, dei guerrieri…sembra di vedere i vasi greci che si animano per raccontare il passato in modo particolarmente accattivante e seduttivo. Come non rimanere rapiti da questo raffinato mondo di carta che si svela ad ogni apertura? Il culmine visivo dell’albo è la ricostruzione del tempio del Partenone: passando attraverso le colonne, si svela, magnifica e imponente la statua dorata di Atena. Un libro ambizioso, che punta a stupire e ad imprimersi nella memoria attraverso la suggestione emotiva, senza pedanterie accademiche nemmeno nei testi. Da storica dell’arte e da romana, non posso non pensare che manchi qualcosa a tanta bellezza….Roma! Mi pare evidente che, profilandosi come una serie sulle grandi civiltà, manchi la grande e ultima protagonista che sono certa vedremo uscire il prossimo anno…Romamania. Ho chiesto conferma all’editore francese della mia intuizione…chi tace acconsente. Soprattutto se sorride… Vedremo.

Al di fuori degli albi illustrati d’arte, tre sono i titoli che mi hanno davvero colpito per la bellezza delle illustrazioni e l’originalità della storia. Il primo è il nuovo albo di Laurent Moreau che sicuramente verrà pubblicato in Italia come è stato per il testo delle sue opere precedenti. Sto parlando di Il y a un temps pour tout. Il testo rimanda al famoso passo biblico dall’Ecclesiaste capitolo 3, versetti 1-8

Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

che l’autore utilizza come pretesto per raccontare l’evoluzione di un rapporto d’amore. Con immagini piene di colori forti, in contrasto con scene cariche di tenerezza e poesia, Moreau racconta come ogni rapporto affettivo attraversi fasi differenti….attesa e maturazione, divisione e ricongiungimento, crescita e trasformazione. Un albo pienamente nelle sue corde che prosegue la sua ricerca sul tema del tempo come in Dopo (Orecchio Acerbo).

Laurent Moreau, Il y a un temps pour tout, Seuil Jeunesse.

Il secondo albo illustrato che mi è particolarmente piaciuto è un cartonato per la fascia 0-3: Une sieste à l’ombre di Françoise Legendre e Julia Spiers, pubblicato da Seuil Jeunesse. Sui cartonati per la prima infanzia sono particolarmente esigente. Pochi sono quelli che trovo davvero stimolanti e non marcatamente didattici. Ma nel mondo anglosassone e francofono esistono diverse proposte capaci di ribaltare certa banalizzazione di contenuti visivi e tematici che spesso si riscontra nei libri per i più piccoli. Une sieste à l’ombre è caratterizzato da immagini fresche, lievi come la primavera, allegre come la prima infanzia. La storia racconta della copertina che la bambina porta sempre con sé per fare un riposino sul prato. Per lei quel lembo di stoffa giallo non è un oggetto qualunque ma un catalizzatore per accendere il suo mondo immaginario. La coperta è per lei una grotta, una tenda, una notte scura, un viaggio…pagina dopo pagina si dispiegano le infinite possibilità creative di questo oggetto e, allo stesso tempo, viene svelato, con delicatezza, il mondo interiore della protagonista. Una perla rara. Un libro che sa dialogare con i bambini piccoli approcciandoli con la dovuta serietà, che li sa raccontare e ne sa stimolare il pensiero e la vista. Fattore, quest’ultimo, che dovrebbe essere irrinunciabile per ogni buon libro che voglia definirsi di qualità.


Françoise Legendre e Julia Spiers, Une sieste à l’ombre, Seuil Jeunesse

Il terzo libro del cuore è stato un silent book davvero poetico già dal titolo Monts et Merveilles di Juliette Binet per le edizioni Roergues. Ho approfittato dei pochi istanti a disposizione durante la dedica della mia copia al Salon per confrontarmi con l’autrice in merito al significato del libro. Come si intuisce dalla copertina, un giorno viene recapitato ad una coppia un enorme pacco rosa che si rivelerà essere un macigno. Dopo la sorpresa iniziale, la coppia inizia a costruire intorno a questo masso un vero e proprio universo fatto di monti, vallate, splendidi panorami. La bellezza dei silent book sta proprio nel loro alone di mistero ed ambivalenza. Ho sfogliato più volte le pagine dell’albo chiedendomi cosa fosse quel masso che piomba in casa dei due innamorati all’improvviso. Nella mia lettura il masso rappresentava un problema, una lite, un’incomprensione che ha creato una divisione nella coppia e pensavo che il lavorio continuo dei due attorno al masso fosse la strada che l’amore aveva suggerito loro per superare la crisi come poi di fatto avviene con la mutazione della stanza in un paesaggio luminoso. In realtà, nella visione dell’autrice, il masso incartato con un telo rosa rappresenta l’attesa di un figlio e il libro racconta i nove mesi dell’attesa come la creazione di un nuova realtà. E’ stato interessante per entrambe questo breve confronto per confermare una volta di più le infinite potenzialità di un albo illustrato e di come esso sia un oggetto capace di vita propria. Di molteplici vite quanti sono gli occhi che lo scrutano e decifrano.

Juliette Binet mentre dedica la mia copia di Monts et Merveilles

Infine, tra gli stand dei piccoli editori, ho trovato un altro piccolo diamante di un editore belga…File au musée! Les enfants philosophes interrogent les artistes un libro di filosofia per bambini davvero originale perché prende spunto da celebri opere d’arte tratte dai musei reali belgi per suscitare riflessioni importanti attraverso domande filosofiche mai banali sul tema della vita, della morte, della giustizia, dell’arte, dell’immaginazione. Davvero utile questo libro anche per tracciare un percorso stimolante al museo che esca fuori dalla didattica tradizionale. Da tenere in considerazione!

Quest’anno ho avuto anche la gioia di incontrare Grazia Gotti al Salon ed è stato bello chiacchierare insieme delle nuove uscite francesi ma anche di progetti futuri per il 2020. Vedremo cosa porterà di bello il nuovo anno.

Con Grazia Gotti e David della libreria Pel di Carota scambiando opinioni sul Salon